1 Il parco della Neapolis
Il parco della Neapolis (Nea – Nuova Polis – Città) è una delle zone archeologiche più vaste del Mediterraneo, con reperti che vanno dall’età del bronzo alla dominazione normanna. Fu istituito negli anni ’50 del secolo scorso con lo scopo di proteggere e valorizzare i tanti monumenti affioranti già dalla prima metà del XIX secolo. Un’intuizione felice della Soprintendenza della Sicilia Orientale che, in questo modo, non solo dotò Siracusa di un grande museo a cielo aperto, ma anche di un polmone verde di fondamentale importanza per la salubrità dell’ambiente. Polmone verde che negli anni si è rivelato, infatti, l’unico argine all’espansione urbanistica della città. Perciò, oltre all’Anfiteatro Romano, e all’ancor più importante Teatro Greco,
la visita al Parco Archeologico della Neapolis è anche una straordinaria occasione per approfondire la flora della Sicilia e del sud del Mediterraneo. Ulivi, cipressi, pini, palme, carrubi, melograni, aranci, limoni, senza dimenticare mirto e origano, costituiscono un patrimonio naturalistico di enorme valore, fiore all’occhiello della città, della regione Sicilia e, soprattutto, dell’Italia.
Pur trovandosi all’interno del Parco Archeologico della Neapolis, il Teatro Greco di Siracusa merita menzione a parte. Dal 1914, infatti, quest’area risalente al V secolo a.C., è sede delle rappresentazioni classiche organizzate dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA). Ogni anno, nei mesi di maggio e giugno, migliaia di appassionati provenienti da ogni parte del mondo si ritrovano qui, in questo bellissimo spazio all’aperto alle pendici del colle Temenite, per assistere alle opere di Sofocle, Euripide, Seneca e gli altri autori di età classica. Da non perdere!
2 Ortigia
L’isola di Ortigia, collegata alla terraferma da 3 ponti, rappresenta il vero centro storico di Siracusa, la parte più antica e più suggestiva. Consigliatissimo girarla in vari orari, per godere a pieno delle atmosfere che le diverse luci del giorno e della sera riescono a regalare.
A metà del ponte Umbertino si trova la statua di Archimede, realizzata nel 2016, che rende omaggio ad uno dei più grandi scienziati della storia. Superato il ponte si arriva alla piazza Pancali e al Tempio di Apollo,
ovvero il tempio dorico più antico di tutta la Sicilia. Questo edificio nel corso dei secoli ha subito parecchi rimaneggiamenti: nato come tempio in onore del dio Apollo, è stato trasformato in chiesa bizantina, moschea e chiesa normanna. È stato riportato alla luce da scavi archeologici tra il 1938 ed il 1942, ed anche se oramai ne rimangono solo resti, si può ancora facilmente intuire quella che era la sua magnificenza di un tempo.
Sulla sinistra si trova l’antico mercato di Ortigia dove è possibile acquistare di tutto: pesce in grande quantità, frutta, ortaggi, carne, formaggi, prodotti tipici, spezie e tanto altro ancora. L’atmosfera è quella tipica dei mercati del sud, con venditori che vendono in modo pittoresco la loro mercanzia, profumi e colori che arrivano da tutte le parti e la possibilità di assaggiare qualcosa di buono da mangiare.
Proseguendo per via Matteotti si arriva prima alla Fontana di Diana e poi alla splendida Piazza Duomo,
il vero cuore di Siracusa. Bellissima di giorno con il contrasto del cielo azzurro, e bellissima di sera con le luci che si riflettono sull’asfalto lucido. Su tutti troneggia il Duomo, costruito sui resti dell’antico Tempio di Athena (visibile sia dall’interno che dall’esterno il colonnato dorico), capolavoro di arte tardo barocca.Altra chiesa di grande importanza è quella di Santa Lucia alla Badia, al cui interno è custodito un quadro di Caravaggio “Il seppellimento di Santa Lucia”.
Altra chiesa di grande importanza è quella di Santa Lucia alla Badia, al cui interno è custodito un quadro di Caravaggio “Il seppellimento di Santa Lucia”.
Se imboccate la strada accanto alla chiesa di Santa Lucia finirete sulla punta più estrema dell’isola, dove potrete ammirare la Fontana Aretusa,uno specchio di acqua dolce che si affaccia sul mare. Non perdetevi la passeggiata sul lungomare Maniace, totalmente pedonale e con piste ciclabili. Alla fine della strada troverete il suggestivo Castello Maniace, costruito per volontà di Federico II, tra il 1232 e il 1240.
All’interno di Ortigia è possibile trovare pure il Museo Aretuseo dei Pupi farete bene a visitare questo piccolo gioiello artistico, non a caso anch’esso dichiarato dall’Unesco Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità.
3 Il Museo archeologico ” Paolo Orsi”
Per quantità e qualità dei reperti il Museo archeologico “Paolo Orsi” (archeologo che diresse l’istituto per oltre 30 anni, dalla fine del XIX secolo fino agli anni ’30 del secolo scorso) è da considerarsi uno dei più importanti d’Europa. Dopo essere stato ubicato per molti anni in piazza Duomo, nella parte vecchia della città, il Museo, alla fine degli anni ’80, è stato trasferito nella sede di Villa Landolina, enorme struttura su tre livelli circondata da un bellissimo parco verde. I reperti sono allocati in 3 sale e vanno dalla preistoria all’età ellenistico-romana. Dal 2015, inoltre, primo in Italia meridionale, il Museo è visibile su Google Street View (clicca qui). In questo modo, l’utente ha la possibilità esclusiva di farsi un’idea prima della visita vera e propria.
4 Catacombe di San Giovanni
Seconde per importanza solo a quelle di Roma, le catacombe di Siracusa rappresentano, secondo molti, la testimonianza più autentica dell’antica grandezza della città. Un vasto sistema di necropoli cominciato nel IV secolo e proseguito per tutto il V secolo d.C. Anche qui, il merito della scoperta, e della successiva valorizzazione dell’area, va dato all’archeologo Paolo Orsi (1859-1935) figura apicale nella storia di Siracusa a cui, non a caso, è stato intitolato il Museo archeologico della città. Museo in cui è custodito il reperto più importante rinvenuto nelle catacombe: un prestigioso sarcofago di marmo su cui sono raffigurati 62 personaggi biblici del vecchio e del nuovo Testamento. Il sarcofago fu inviato da Roma per accogliere le spoglie di Adelphia, moglie dell’allora (parliamo del IV secolo) proconsole di Siracusa, Valerio. Da vedere anche la soprastante, omonima basilica.
5 La spiaggia di Fontane Bianche
“Tropici del Mediterraneo”. Così l’ha definita qualche anno fa “Il Sole 24 Ore”, alludendo chiaramente al mare cristallino e alla sabbia chiara di questa spiaggia a 15 chilometri da Siracusa. Fontane Bianche è un luogo bellissimo, anche se troppo densamente frequentato in alta stagione. Per questo motivo può capitare di imbattersi in qualche recensione negativa anche se, va detto, quelle positive sono decisamente molte di più. Alle spalle della spiaggia ci sono diversi bar, ristoranti, discoteche e tutto quel che occorre a una moderna località balneare viva giorno e notte. Lunga circa un chilometro e mezzo la spiaggia alterna tratti liberi ad altri in concessione, senza dimenticare la scogliera per chi non ama la sabbia sotto i piedi. Poco distante da Fontane Bianche, l’Area Marina Protetta del Plemmirio, oasi di grande interesse paesaggistico-ambientale, nonché snodo importante dei traffici e dei commerci in età ellenistica.
6 Castello Eurialo
Il Castello Eurialo fu costruito, probabilmente dal tiranno Dionisio, come opera di fortificazione della città. Si trova un po’ fuori dal centro, e i pochi cartelli vi potrebbero rendere difficile raggiungerlo… ma ne vale la pena: fra fossati, corridoi e stanze sotterranee (o quello che ne resta) invase dall’erba, il castello gode di una posizione unica, che domina tutta Siracusa e la costa di fronte. Il posto perfetto dove aspettare il tramonto dopo una lunga giornata…
7. Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile
Un vero e proprio canyon – la “Cava Grande” – scavato nei millenni dal corso del fiume Cassibile, che sbuca in mare una quarantina di chilometri a sud di Siracusa: la natura selvaggia, le strane forme della roccia e il richiamo di un buon bagno rinfrescante in uno dei molti laghetti naturali lungo il percorso valgono la gita.
8. Riserva Faunistica Oasi di Vendicari e Spiaggia di Calamosche
Se si prosegue verso sud lungo la costa, in direzione di Noto e Avola, a una quarantina di chilometri da Siracusa si raggiunge la Riserva Faunistica Oasi di Vendicari: amanti del birdwatching, preparatevi a gioire! La riserva è nota soprattutto come tappa di passaggio per gli uccelli migratori, ma se non vi interessa appostarvi con il binocolo, un’escursione vi porterà attraverso un fantastico paesaggio costellato da resti archeologici di varie epoche, in cui coste rocciose si alternano a spiagge sabbiose. Fra queste, la spiaggia di Calamosche, protetta dai due lati da due promontori, magnifica e calma.
9 Noto
Quando sarete a Noto verrete quasi accecati dalla luce bianca che le strade e i palazzi del piccolo centro emanano nelle ore di sole.
Il Barocco rapirà i vostri occhi a ogni angolo. A cominciare dall’imponenza della Cattedrale di San Nicolò, il Duomo di Noto, per proseguire con la bellissima chiesa di Santa Chiara e la residenza nobiliare del Palazzo Nicolaci, splendido all’esterno come all’interno. E come sempre quando parlo della Sicilia, rischio di diventare ripetitiva: tra le cose più belle che vi raccomando di fare a Noto c’è il perdersi tra le sue stradine bianche. Osservare i cortili nascosti, i palazzi chiari, anche quelli che sembrano non mostrare nulla di speciale. Ammirare i colori delle ceramiche, curiosare dentro le botteghe e dentro i bar. Credere che tutto questo esiste davvero. Ancora oggi.
10 Marzamemi
Il borgo marinaro è un piccolo cuore di pietra che nasce e si sviluppa nei secoli lontani intorno alla Tonnara, una delle più importanti del Mediterraneo.
Ancora oggi la maggior parte dei suoi abitanti vive di pesca e di mare. In estate Marzamemi è presa d’assalto, ma l’aspetto “fuori dal tempo” della piazza Regina Margherita e delle due piccole chiese che la popolano sembra resistere al carattere irruento delle invasioni. Così come resistono i vicoli con i loro dettagli colorati. E la caratteristica Balata, il piccolo porto circondato da bar e locali.