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Organizzare uno spazio di lavoro in casa quando non c’è lo studio

Ogni anno cresce esponenzialmente il numero dei remote workers italiani: persone che la mattina non devono recarsi in ufficio ma soltanto sedersi alla propria scrivania e accendere il computer. Ma questo articolo è dedicato anche a chi è riuscito a trasformare il proprio hobby in una vera e propria professione: illustratori, vignettisti, gioiellieri e tutte le categorie coinvolte nel “lavoro da casa”. 

Com’è possibile organizzare postazioni da lavoro domestiche belle e funzionali? È fattibile anche quando l’appartamento non dispone di una stanza per lo studio? Quali gli elementi da non sottovalutare nella scelta della scrivania e dell’illuminazione?

Quale spazio? Qui non c’è spazio!

Questo significa soltanto che dovete aguzzare l’ingegno per conquistarvi la vostra postazione professionale. L’investimento per la creazione di una nicchia in cartongesso, per esempio, è minimo. In alternativa potete sfruttare angoli inutilizzati acquistando un pezzo di laminato da “incastrare” tra due pareti. Altre soluzioni smart sono offerte dagli e- commerce più noti, dove potete trovare tavoli e scrivanie pieghevoli che si appendono alla parete e tornano quasi invisibili da chiusi (ci sono anche soluzioni di design). E se invece sfruttaste il garage? Solo se non utilizzato per auto, moto e accatastamento compulsivo, naturalmente.  

Luce per accendere la lampadina

La creatività ha bisogno della giusta illuminazione. Se ne avete la possibilità posizionate la vostra work station di fronte una fonte di luce naturale, come un balcone o una finestra e usate la luce artificiale per un approvvigionamento di luce diretta solo dove serve. Se lavorate al computer la scrivania deve dare le spalle alla finestra, in modo che il sole non possa investire lo schermo. 


Questione di percezione

Se non avete molto spazio a disposizione potete lavorare sulla percezione dello stesso. Questo effetto si ottiene scegliendo arredi chiari e superfici riflettenti, come quelle dei quadri in vetro: contribuiscono alla luminosità dell’ambiente e disposti a galleria sulla parete sono anche stilosi. Non dimenticate di posizionare accenni di colore, come una poltrona da ufficio dalle tinte forti: l’eccessivo uso del bianco, infatti, può a lungo stancare mente ed occhi e spegnere il processo creativo.


Ergonomia salva schiena

Non solo chi lavora al computer ma anche chi è impegnato in attività manuali che richiedono l’uso di un tavolo o una scrivania inizia a lamentare, prima o poi, dolore alla schiena, al collo, alle mani, alla testa. La progettazione dello spazio di lavoro domestico deve essere soprattutto orientata all’ergonomia. Il piano di lavoro, per esempio, non dovrebbe misurare meno di 80 cm in profondità e 120 in larghezza, la sedia da lavoro regolabile da 46 a 62 cm, lo spazio sotto al tavolo dovrebbe essere libero per accogliere gambe e ginocchia, anche quelle più… inquiete.

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